L’endometriosi è una patologia complessa caratterizzata da un processo infiammatorio cronico estrogeno-dipendente. Pertanto un elemento che la caratterizza è lo stato di infiammazione sia cronico che acuto.
Ogni mese le donne affette da endometriosi vanno incontro, con il ciclo mestruale, ad un’infiammazione considerata non fisiologica. Sia perché avviene in tessuti al di fuori dell’utero, provocando forti dolori pelvici nella paziente, sia perché non è finalizzata al rinnovamento dell’endometrio.
L’infiammazione si può considerare come un “incendio biochimico” che progressivamente libera sostanze infiammatorie.
In via ematica possono raggiungere regioni del corpo già sede di processi infiammatori (es. intestino) aggravandoli.
In via nervosa possono arrivare al cervello causando alterazioni neurologiche che spesso sono alla base della depressione, della stanchezza e del malessere generale fino alle alterazioni del sonno.
Per questo motivo è importante seguire un’alimentazione che sia in grado di sostenere il sistema immunitario e che non favorisca i processi infiammatori.
1. CORRETTO RAPPORTO OMEGA 3 – OMEGA 6
Uno studio prospettico di 12 anni del Nurses’ Health Study II ha dimostrato che esiste un’importante relazione tra consumo di grassi e rischio di sviluppare endometriosi. Il consumo di grandi quantità di acido arachidonico è stato collegato a un aumento del rischio di endometriosi. Al contrario, il consumo di acidi grassi omega-3 ha dimostrato un ridotto rischio di sviluppare l’endometriosi.
Pertanto, le donne che avevano la più alta assunzione di acidi grassi insaturi trans avevano il 48% di probabilità in più di ricevere diagnosi di endometriosi. (Missmer et al., 2010)
Consumare quantità maggiori di omega 3 può essere considerata un’alternativa probabilmente più efficace e sicura rispetto all’utilizzo dei farmaci antinfiammatori da banco – che sono attualmente il primo approccio per il dolore pelvico dell’endometriosi.
2. INTESTINO FELICE
Per avere un corretto funzionamento del sistema immunitario, è necessario avere un sistema digestivo sano.
È quindi importante assicurarsi di non avere particolari allergie alimentari, di ridurre l’assunzione di quei gruppi di alimenti che peggiorano la nostra funzionalità intestinale e prediligere quelli che migliorano la nostra flora intestinale.
Nelle donne che soffrono di endometriosi è stato riscontrato un profilo alterato di lactobacilli sia a livello vaginale che intestinale.
3. EQUILIBRIO GLICEMICO
Seguire un’alimentazione equilibrata a livello glicemico significa mantenere i livelli di glicemia costanti durante la giornata, così da evitare di richiamare in gioco due ormoni infiammatori – Cortisolo e Insulina – prodotti dal nostro organismo per riportare i livelli di glucosio nel sangue nei range corretti.
4. IL FEGATO
Una delle principali attività del fegato è la disintossicazione dell’organismo da tossine, scorie, altri elementi nocivi ed ormoni. Attraverso la scelta di particolari cibi ad esempio ricchi di vitamine B, vitamine C e la riduzione di alimenti che lo affaticano quali l’alcool, si può disintossicare e rivitalizzare il fegato promuovendo così l’eliminazione di tossine ed ormoni.
Sostenere una buona funzionalità epatica è quindi molto importante per le donne.
5. IL GLUTINE
Un’alimentazione priva di glutine per 12 mesi in donne affette da endometriosi ha riportato significativi miglioramenti ed una netta riduzione del dolore nel 75% dei pazienti.
Pochi anni dopo, un nuovo studio ha valutato il legame tra dieta priva di glutine e riduzione del dolore pelvico nell’endometriosi. Lo studio ha dimostrato che il glutine aumenta la produzione di citochine pro-infiammatorie aggravando lo sfondo patologico della malattia.
6. PERDITA DI PESO
Un eccesso di tessuto adiposo “massa grassa” sostiene un ambiente proinfiammatorio. Tra i protocolli alimentari che hanno un’azione sulla perdita di peso che un potere altamente antinfiammatorio troviamo la dieta chetogenica. Questa è recentemente oggetto di diversi studi e sta ottenendo feedback molto positivi.
7. STRESS OSSIDATIVO
Lo stress ossidativo deriva da uno squilibrio tra i radicali liberi ed i meccanismi di difesa antiossidanti nel corpo. Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) hanno un ruolo importante nel modulare molte funzioni fisiologiche della riproduzione e condizioni patologiche come l’endometriosi e l‘infertilità.
L’assunzione di antiossidanti ha mostrato la capacità di ridurre i marker di stress ossidativo e migliorare i marker di antiossidanti nel sangue periferico delle donne con endometriosi.
L’infiammazione cronica pertanto è intrecciata inesorabilmente con lo stress ossidativo cronico.